Se mi seguite, avrete capito che questo è un periodo di messa a fuoco e di rivoluzione. Da una parte, ho aperto la tanto temuta partita Iva, dall’altra, parallelamente al lavoro per i miei clienti, mi ritaglio del tempo per lavorare sul mio brand.
Che? Cosa? Il mio personal branding.
In parole povere (ah, qui la mamma mi direbbe “parla come mangi!“):
Il personal branding è l’insieme di tutte quelle attività che vanno a definire la mia presenza on line (ma non solo), che identificano l’oggetto della mia attività e ne tracciano un’immagine forte e coerente sui vari media.
Cinzia Di Martino definisce in maniera molto efficace quali sono le linee guida da seguire per costrure il proprio brand:
- Definire. Rispondete a 3 semplici domande: chi sono? cosa faccio? perché sono unica?
- Comunicare. Dopo aver definito chi, cosa e perché, cominciate a comunicarlo agli altri in modo chiaro, conciso e consistente.
- Costruire. Il personal branding si nutre di web, quindi la presenza online è di fondamentale importanza.
(Da Personal branding efficace? Gioca con forme e colori)
Come muovere i primi passi per lavorare sul proprio personal branding
All’atto pratico, quando si apre una nuova attività – da parte mia mi occupo di freelance o di piccole imprese – è necessario:
- un logo/marchio, strettamente legato al punto 1 della lista qui sopra esposta, con i suoi colori peculiari e il suo carattere;
- a ruota, un’immagine coordinata coerente e completa attraverso la quale incominciare a muovere i primi passi del punto 2;
- un sito internet che faccia da contenitore di tutte le informazioni inerenti all’attività, che sia completo di contenuti, che sia usabile sui vari device, in particolar modo su smartphone e tablet.
Quest’ultima osservazione merita un’ulteriore riflessione: i social network aiutano, spesso a costo zero, ad avere una presenza online con la propria attività; mi riferisco in primis alle pagine aziendali di Facebook, sicuramente molto importanti, se curate e coltivate con amore, grazie alla veloce condivisione che, attraverso di esse, hanno le informazioni on line.
La presenza sui social non deve escludere di avere un sito internet, disegnato e costruito a propria immagine e somiglianza; un posto che, al di là dei continui cambiamenti di politiche dei costi e delle pubblicità su Facebook (l’ho nominato e continuo con l’esempio), assicuri la tua continuità nella presenza nel web; una vetrina sui prodotti e i servizi della tua attività; un contenitore di informazioni utili a conoscerti e poi a contattarti.
Meglio ancora se il tuo sito è corredato da un blog: uno strumento utilissimo per entrare in contatto con le persone, raccontando della propria passione e del proprio lavoro, fornendo informazioni utili al lettore e potenziale cliente.
E io? Come mi sto muovendo col mio personal branding?
Intanto ho lavorato su chi sono e cosa faccio e ne è uscito fuori questo:
Sono una web designer & una grafica.
Ti faccio da guida nella creazione della tua immagine off e on line: a partire dal logo, i colori, lo stile che definiscono l’immagine più giusta per te, fino al blog o al sito più efficace per la tua attività, prodotto o evento.
Che ne pensi? Ho risposto al punto 1 in maniera chiara ed efficace?