She Factor Queen 2015

– “Sì, pronto, parlo con la She Factor Queen?”
– “Oui, c’est moi!”
(conversazione realmente avvenuta con la mia tandem, colei che mi ha comunicato la mia inaspettata vittoria, Valeria Baudo).

Insieme a Luigia Tauro, Simona Vitale e Tatiana Cazzaro sono stata eletta She Factor Queen 2015 per la categoria Graphic Guru. Complimenti a loro e anche a me. Yo!

Di cosa si tratta? She Factor è un’iniziativa che insegna alle donne a raccontare di sé e di quello che fanno attraverso il web e i social media; è un percorso sul personal branding e sul networking che ho affrontato in tandem, appunto, con una vecchia (nel senso che ci conosciamo da sempre) amica, un’esperienza che ha raffinato la mia capacità di analisi e che mi ha fatto ragionare sugli aspetti utili e sugli strumenti che la Rete offre.

È un progetto che ha coinvolto 1.300 donne italiane e le ha fatte lavorare sodo con lo scopo di insegnare loro a raccontarsi al meglio.
Tutto questo sotto la guida di Francesca Parviero e di due giudici del calibro di Paola Bonomo, recentemente nominata Global Marketing Solutions Director per Facebook Southern Europe, e Luigi Centenaro, Personal Branding Strategist.
Per non parlare degli ambassador che hanno raccontato delle loro esperienze in interviste dedicate e che si sono resi disponibili negli incontri pubblici lungo il corso del progetto.

Tutto per me è cominciato con una grande curiosità per il progetto – l’ho incrociato online e subito ho coinvolto Valeria; lei non si fa pregare quando si tratta di imparare qualcosa di nuovo e di fare nuove esperienze – dalla voglia di imparare da chi ne sa più di me e di condividere esperienze e conoscenze. Ma, soprattutto, per la Farabegoli. Sì, lei su tutto mi ha portata a partecipare.

E poi, loro magari non lo sanno, ma nelle mie esercitazioni e nella composizione del mio SheBook ho portato anche Francesca, Mafe, Enrica, Domitilla, Gioia e Laura, donne che di personal branding ne sanno e da cui ogni giorno vedo di pescare qualcosa di nuovo, di “copiarlo” (nel senso buono del termine) e di renderlo mio. Finora, allora, ha funzionato.

Lo so, chi si loda, s’imbroda, ma mi sono impegnata tanto e sono tanto contenta del risultato. Allora un po’ gongolo…