Consigli per blogger o aspiranti tali che vogliono aprire un blog gratis (o quasi)
Non sto a raccontare nulla di nuovo: in Rete esistono ennemila articoli e tutorial che ti guidano passo a passo nell’apertura di un blog.
Ci sono, a mio parere, alcuni passaggi imprescindibili nel momento in cui decidi di dare alla luce il tuo blog: in linea di massima può essere un processo rapido e indolore in termini di tempo e di impegno intellettuale, in realtà ci sono alcuni passaggi che devono essere condotti in maniera ragionata perché si possa creare il contenitore più giusto per gli obiettivi che ci si prefigge.
Perché aprire un blog?
Le ragioni che ti portano ad aprire un blog sono innumerevoli: lo fai per pura passione, se parli di hobby; per tenere un diario di vita o di viaggio; o per lavoro e promozione, se racconti ciò che fai e cerchi nuovi contatti professionali.
Lo scopo primario è, comunque, la condivisione, il donare agli altri ciò che si fa e ciò che si sa; e anche fosse solo un diario personale, le esperienze di vita propria possono essere d’aiuto, di conforto o di ispirazione per qualcun altro.
Quale piattaforma?
Le piattaforme di blogging più utilizzate sono due: Blogger e WordPress.
Una piattaforma di blogging è un CMS (Content Management System) ovvero un sistema che ti permette di scrivere e gestire i contenuti del tuo blog senza conoscere nulla di HTML o di programmazione.
In pratica, un blog è fatto di:
- quello che vedi nel browser quando digiti il nome a dominio del blog nella barra degli indirizzi
Il blog, così come lo si vede nel browser - un’interfaccia di amministrazione (che vedi solo tu) attraverso la quale scrivi, carichi immagini, salvi bozze, pubblichi
Il blog, così come lo vedi tu quando lo amministri - un database (che non vedi tu e neanche chi ti legge, ma c’è) che salva tutte queste informazioni e te le restituisce ogni volta che è interrogato.
Per fare tutto questo ti servono, quindi, dominio + hosting + database. Solitamente li acquisti con un canone annuo che può variare da pochi euro a qualche decina a seconda dell’estensione del tuo dominio (per esempio .it o .com) e a seconda della dimensione e caratteristiche dello spazio scelto.
Il nome dominio
È il nome univoco del tuo blog o sito ed è costituito da una stringa di lettere e numeri che vai a digitare nella barra degli indirizzi del tuo browser.
È fatto di diverse parti, la più importante è quella più a destra che si chiama dominio di primo livello: per esempio .it o .com.
Il dominio di secondo livello è la parte del nome che precede il primo livello: è quello che vai a registrare e che per il mio sito è baibe.it oppure ilariabaigueri.it.
E poi ci sono il terzo, il quarto livello, ecc, per cui puoi avere www.baibe.it oppure blog.baibe.it: l’assegnatario del dominio può utilizzare tutte queste ulteriori suddivisioni sul nome registrato.
L’hosting
È lo spazio su cui sono salvate le pagine e i dati del tuo blog. Può essere gratuito o a pagamento, a seconda delle caratteristiche e prestazioni che ti offre (spazio, banda utilizzata, ecc).
Il database
È l’insieme organizzato di tutti i dati che salvi nel tuo blog (testi, immagini, media, commenti, ecc) e viene interrogato nel momento in cui digiti il nome a dominio del tuo blog nella barra degli indirizzi del tuo browser. Interrogato, risponde e restituisce il tuo blog “pieno” di dati.
I servizi di blogging gratuiti
Blogger e WordPress ti forniscono gratuitamente tutti questi strumenti e ti permettono, come dicevo nella premessa, di aprire in tempo zero il tuo blog.
Sono entrambe soluzioni valide, ma tieni conto che hanno limiti di personalizzazione, di nome a dominio (sì, perché Blogger registra per te un nome di questo tipo: nomeadominio.blogspot.com; mentre WordPress registra per te nomeadominio.wordpress.com), di spazio hosting e banda utilizzata.
Per partire con pochi o senza costi ci si può fare, comunque, un pensierino.
Quindi, quale scegliere?
Dipende dai tuoi obiettivi.
Non ti voglio fregare, voglio consigliarti, davvero. Ma per farlo, devi per prima cosa farti una domanda: perché apri un blog?
Caso 1: è un blog fine a sé stesso, in cui parli dei tuoi interessi? È il tuo spazio nel web da cui parli agli internauti con hobby simili ai tuoi e in cui ti confronti con loro? (Sia chiaro, non voglio sminuire le ragioni d’essere del tuo blog, ma analizzare realisticamente gli obiettivi e i contenuti che prevedi di scrivere).
Scegli Blogger: semplice, lineare, facile da usare. Ci sono limiti di personalizzazione in termini di organizzazione dei contenuti, ma molti temi grafici o opzioni di stile che possono soddisfare tanti gusti diversi.
Caso 2: è un blog che parla di te e delle tue passioni, ma già sai che queste hanno aspirazioni più alte e che possono trasformarsi, un giorno, nella tua professione? Oppure il tuo blog è lo strumento con il quale parli di te e del tuo lavoro al tuo potenziale cliente e ti rivolgi alla tua nicchia in maniera organizzata?
Scegli WordPress.org.
Non WordPress.com, ma WordPress.org: altrettanto gratuito, ma meno intuitivo, lo ammetto.
Si tratta di un software open source che devi scaricare e installare su un hosting dedicato che dovrai acquistare in autonomia. Insomma, un po’ più difficile in partenza, ma sicuramente la scelta migliore se rientri nel caso 2.
Con WordPress self-hosted hai la possibilità di personalizzare al 100% il tuo blog con il tema migliore per le tue esigenze, con l’architettura dei contenuti più giusta, con i plugin e i widget (tutta una serie di opzioni che la piattaforma offre) ideali. Puoi partire con un blog e, un giorno, ampliarlo in un sito organizzato e ampio.
Francesca ne parla molto bene nel suo blog (in realtà ha tutta una sezione sul blogging e su WordPress, molto utile per chi è alle prime armi): consiglio di vedere in particolare l’articolo che delinea le differenze tra le due soluzioni proposte da WordPress.
E poi ne riparliamo?
Un’ultima considerazione
Faccio una fatica pazzesca a dividere in categorie distinte il blog dal sito.
Del sito, il blog è una parte importante e distinta, ma complementare. Il sito racchiude più informazioni di un blog e ha una struttura più complessa: per esempio ha una sezione di portfolio, ha un catalogo vero e proprio di prodotti, oppure ha un e-commerce; il sito, però, vive insieme al blog che è il luogo di confronto e condivisione primario di un sito internet: da qui parli alle persone e da qui comunichi e ti confronti con i potenziali clienti.
Stamattina ho letto un articolo di Riccardo sul regime dei minimi dove alla fine parla del momento giusto per aprire un blog.
Il momento giusto? Non esiste mai il momento giusto. Il momento giusto è adesso.
Se hai bisogno di aiuto su quale piattaforma scegliere per aprire il tuo blog, scrivimi e facciamo due chiacchiere.
Oppure se hai già deciso, ma non hai tempo da dedicarci o non vuoi sbattere la testa contro hosting e installazioni, posso darti una mano.
Un saluto a tutti i lettori e agli amministratori del sito.. davvero bei contenuti.. i miei complimenti.. vi seguirò sempre ciaoo!
Grazie mille! A presto :-)